7 ottobre 2007


Tutto tace......la crudeltà umana non ha limiti
«I monaci devono aderire alle leggi di Dio e del governo, se violano tali leggi commettono reati»


«Birmania, cremate le vittime delle stragi»
I dissidenti denunciano: «Almeno duecento cadaveri bruciati in segreto»




La speranza della pacifica rivoluzione zafferano si è perduta, prima, nella violenza e nella crudeltà della repressione. E, ora, nell'orrore inimmaginabile dell'ultima rivelazione uscita dalla Birmania grazie al coraggio dei dissidenti. I militari starebbero utilizzando il crematorio pubblico che si trova a nordest di Rangoon per far sparire i corpi delle vittime della repressione, così da impedire ogni futura «conta del male».

Nessuno si è preoccupato di restituire i resti alle famiglie o semplicemente garantire un minimo rito funebre secondo la tradizione buddista».
La pratica di bruciare i cadaveri per impedire un bilancio ufficiale della repressione non è nuova, in Asia.


«Ai medici — ha fatto sapere un volontario straniero — non è stato consentito di curare i feriti: ordini precisi dei militari. Senza alcun tipo di trattamento, è inevitabile che molti tra coloro che hanno subito ferite possano essere morti nel giro di pochi giorni».

Corriere della sera, 08 ottobre 2007

1 commento:

Anonimo ha detto...

lo sappiamo già come funziona la società no?
a.