La dolce Morte
"Abbiamo stabilito la data, abbiamo fissato l'ora.
Sono andata io a comprare l'occorrente in farmacia: un anestetico e del Valium. Credo che il farmacista non si sia lasciato ingannare. Ma è stata l'infermiera a fargli l'iniezione per addormentarlo. Me l'ha proposto lei, sicuramente per proteggermi.
Mi ha detto: "Lei lo ama, non può farlo".
Sono uscita sulla terrazza. C'era una poltrona.Per tenermi occupata ho aperto un libro di matematica. L'infermiera piangeva, quando mi ha raggiunto.
Abbiamo parlato un poco.Mi ha detto che mio marito si è lasciato andare con fiducia,tenendole la mano.
La dolce morte-Marie de Hennezel
La scelta dell'eutanasia, la volontà di abbandonare la vita, viene letta spesso quasi come un gesto di debolezza e di rinuncia, come un'incapacità a tollerare la sofferenzacome il desiderio di non perdere nella morte la propria dignita.
Umberto Veronesi
20 ottobre 2007
Pubblicato da oblò sul mondo alle 10:58
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2 commenti:
Secondo me un po' tutti (a parte vabbè Ruini e simili...) stanno capendo che l'eutanasia è semplicemente un atto dovuto di civiltà. Atto d'amore, sì, anche, certo...
credo sia un atto di civiltà e di rispetto per la vita altrui.
manù
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